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antonio-e-patrizia-marras@daniela-zedda
14 Luglio 2023
La moda, la vita

Una coppia di artisti tra Alghero, Milano e il mondo

Antonio Marras nasce ad Alghero, dove vive e lavora, nel 1961. Nel 1987 disegna la sua prima collezione. Nel 1991 viene selezionato per sfilare durante l’Alta Moda a Roma. L’anno dopo a Parigi presenta la collezione Le nuvole.
Dal 1996 al 1998 sfila a Roma con l’Alta Moda e dal 1998 disegna Sans Titre, etichetta che presenta solo camicie bianche.
Fin dalle prime esperienze nella moda Marras si distingue per le sue sperimentazioni, per la sua capacità di “sentire” le realtà differenti intorno a lui, le commistioni con l’arte, con la musica, con la danza, con teatro, con il cinema: la moda, per lui, è il legame con gli altri linguaggi, un nuovo alfabeto che può comunicare con gli altri.
Il sodalizio con Patrizia Sardo nasce da lontano, anche lei nata ad Alghero due anni dopo Antonio, Sin da quando lei aveva 14 anni e Antonio 16 stanno insieme non mettendo nessun confine tra lavoro e vita privata. Sono sposati dal 1998 e hanno due figli che attualmente lavorano con loro.
È stata proprio l’insistenza e la sollecitudine di Patrizia a convincere Antonio Marrras a, prima, ad affacciarsi e poi a consolidare il lavoro nel campo della moda. La prima collezione di prêt-à-porter con il nome di antoniomarras  sfila a Milano nel 1999. Nel 2003 sino al 2011 Antonio Marras viene nominato direttore artistico di Kenzo, Patrizia sarà sempre al suo fianco condividendo una vita in movimento alternando Milano, Parigi ed Alghero. Questa ultima cittadina, al confine dell’impero, rimane sempre   come fulcro creativo da dove tutto nasce e si progetta.Marras attraversa tutte le declinazioni della cultura visiva, dalle decorazioni ai dettagli provenienti da epoche e mondi apparentemente inconciliabili. Le sue icone sono figure anarchiche e irregolari, impossibili da classificare, sceglie infatti personaggi di grande carattere come ispirazione per le sue collezione.
Il brand antoniomarras costruito dalla coppia è famoso per la sua curiosità intellettuale e per la sua ricerca sempre lontana dagli stereotipi della moda. Nella sua visione, anno dopo anno, le sue creazioni parlano dell’identità, di esiliati e rifugiati, del multiculturalismo, del mondo e del destino.
La sua ribellione contro gli estremismi e la “purezza” è un tratto distintivo della sua ricerca che spazia dalla moda, all’arte, al teatro, alla letteratura, alla scrittura, all’architettura e al design.

VIDEO DELL’INCONTRO